Il pozzo di via Zanardelli ad Arzano e la scoperta di Vincenzo Tiberio, in un nuovo libro uscito da quqlche settimana. “Il Nobel mancato” Vincenzo Tiberio l’italiano che scopri gli antibiotici, scritto da Tiziana Lupi, giornalista, è autrice anche di documentari a carattere storico e religioso, in passato ha lavorato per diversi programmi Rai e Mediaset e ha scritto alcune puntate della fortunata serie tv Don Matteo.
La prefazione è dell’Ammiraglio Ispettore Capo Antonio Dondolini Poli, Ispettorato Di Sanità Della Marina Militare, postfazione di Anna Zuppa Covelli e Giulio Capone. Nelle 192 pagine del libro edito da Minerva c’è la storia di un uomo, l’amore, la scienza: in queste poche parole è racchiusa la storia di Vincenzo Tiberio, il medico italiano che primo fra tutti, ben trentatré anni prima di Fleming, scoprì l’importanza di alcune muffe e sperimentò il loro potere antibiotico. Accadde, come spesso avviene nelle scoperte importanti, quasi per caso: l’intuito di Tiberio fece il resto. I suoi studi, pubblicati nel 1895 negli “Annali d’Igiene Sperimentale” con il titolo Sugli estratti di alcune muffe, rimasero però in un cassetto perché Tiberio, a causa di un amore apparentemente impossibile, abbandonò la carriera universitaria per quella militare, vincendo il concorso per Ufficiale medico della Regia Marina.
Questo libro è il racconto della sua vicenda di uomo, di studioso e di militare tratto dai diari gelosamente custoditi dai suoi nipoti che hanno deciso di metterli a disposizione dell’autrice perché venga finalmente riconosciuto a Vincenzo Tiberio il posto che merita nell’albo d’oro dei grandi scienziati del nostro tempo: quello dell’italiano che scoprì gli antibiotici.
