Attualità

Congresso Partito Democratico circolo di Arzano. Mozione: ripartiamo dal territorio, ripartiamo dal circolo

  • Dicembre 15, 2024
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Congresso Partito Democratico circolo di Arzano. Mozione: ripartiamo dal territorio, ripartiamo dal circolo

Riveviamo e Pubblichiamo

In questi anni abbiamo assistito ad un progressivo impoverimento della dialettica politica, in favore di soluzioni semplicistiche e, talvolta, demagogiche. Il nostro Partito e il nostro Circolo, non sono stati immuni, tradendo l’essenza stessa della nostra Comunità politica che vede nel coinvolgimento delle Persone e del Territorio tutto, la forza e la legittimazione alla rappresentanza. Il congresso locale, deve rappresentare l’occasione per mettere in campo senza paure o timidezze un’elaborazione collettiva e condivisa restituisca rapidamente visibilità e ruolo al Partito e al Circolo. In questi anni è stata messa in secondo piano la connessione con la Città, trascurando il radicamento a livello territoriale che da sempre rappresenta la base del nostro Partito. L’attualità ci pone di fronte ad una opportunità ormai ineludibile: aprire il nostro Partito e renderlo più inclusivo, ritornare a stare tra la “Gente”, mettersi in ascolto e orientare le scelte amministrative verso la soluzione dei Bisogni e gli interessi della Comunità locale, anche con uno sguardo che coglie le traiettorie di crescita e sviluppo regionali e nazionali. Uscire dall’isolamento, rendendo il Circolo luogo di incontro, dibattito, scambio di idee e proposte programmatiche. Un luogo democratico animato dall’ascolto e dal confronto, se e ben organizzato, ci può riconnettere con tanti militanti ed elettori arzanesi che chiedono di ripristinare i canali della partecipazione democratica da tempo assenti o malfunzionanti. Ripensare alle forme di partecipazione e coinvolgimento, non limitate alla riduttiva fase del tesseramento, ci consente un cambio di passo e l’affermazione di una visione matura e coerente del ruolo del Circolo. Il congresso deve, infatti, rappresentare l’occasione di rinascita e non di sterile contrapposizione tra correnti piegate alla logica del consenso elettorale, l’occasione per un confronto aperto e franco sulle questioni che interessano il futuro che immaginiamo per la Città di Arzano. Le principali sfide che ci attendono riguardano la vivibilità e la crescita del nostro territorio, afflitto da un inarrestabile processo di depauperamento e di mancanza di opportunità per i nostri giovani, non tralasciando l’organizzazione dei Servizi per le fasce deboli, per la popolazione anziana e per le Donne. Nei prossimi anni, occorre che la Città di Arzano partecipi alla programmazione provinciale e regionale, conti nelle sedi istituzionali per portare il proprio contributo e la difesa dei propri diritti, in nome di una riconosciuta legittimazione politica. Il ruolo del Partito, nonostante l’attuale congiuntura negativa tracciata dall’era dell’antipolitica e dall’astensionismo, rimane quello di “cinghia di trasmissione” delle istanze democratiche, nonché luogo di formazione, di ascolto e di civico dibattito. La nostra mozione chiede di ripartire da un percorso collettivo, volendo fornire un contributo alla ricostruzione di un nuovo Pd, anche su base regionale, di cui sentiamo il bisogno. Questo processo costituente è un’occasione. Portiamo le nostre proposte. Non si tratta di marcare le differenze, ma di cogliere l’opportunità di tenere insieme la comunità politica, e salvaguardando il suo pluralismo, le sue diversità, senza rinunciare ad una identità chiara, comprensibile e coerente. Ci aspetta la sfida per ricostruire insieme il Circolo, liberandolo dalle vecchie logiche, rifuggendo la tentazione del potere per il potere, ma puntando al potere di

migliorare la vita delle persone. Superando personalismi e conflittualità interne. Questa una sfida che riguarda tutte e tutti e non la vince chi si candida a Coordinatore di Circolo, la vince una comunità forte e unita, in grado di coniugare unità e coerenza della visione.

La linea programmatica del PD è stata tracciata dalla nostra Segretaria Elly Schlein. L’analisi politica degli ultimi anni, unitamente alla capacità di riconoscere le proprie sconfitte e i propri fallimenti, ha dato vita ad un percorso politico-istituzionale che guarda con ambizione alla possibilità di creare un’offerta politica basata su un rinnovato protagonismo del PD e sulla capacità di costruire alleanze ampie e credibili, non dettate da meri e opportunistici calcoli elettorali. Sullo sfondo abbiamo appuntamenti politici importanti, quali le elezioni del Presidente della Regione Campania e il Congresso regionale, banco di prova dell’ambizioso progetto politico. La divisione interna, figlia di divergenti posizioni e visioni, non deve mai trascurare e sottovalutare la comune provenienza e origine per costruire un terreno di confronto e condivisione.

La nostra Città reclama competenze, capacità di governo e ricerca di soluzioni a problemi e bisogni, essenziali e non solo, che investono quotidianamente la vita dei cittadini arzanesi. Il nostro territorio da troppi anni non riesce ad uscire dalle “secche” di un immobilismo socio-economico.

Risulta semplice rappresentare il catalogo delle necessità impellenti e delle carenze che richiedono con urgenza soluzioni, ormai non più differibili. La Città di Arzano necessita ancora di risposte a bisogni pubblici essenziali quali il trasporto pubblico locale, il decoro urbano, il ciclo dei rifiuti, la manutenzione e cura del verde pubblico, l’illuminazione delle strade, il recupero e la rigenerazione dei quartieri del Centro Storico, gli spazi pubblici attrezzati, interventi a supporto della crescita e sviluppo del Commercio e delle PMI, politiche per l’inclusione sociale e parità di genere, per la Scuola e per il Lavoro. Un piano urbanistico non può prescindere dalla visione di sviluppo economico e della vita sociale dei cittadini, con un approccio sostenibile ed ecologico. Arzano ha la necessità di cambiare pelle se si intende arrestare l’inesorabile discesa verso la completa marginalità e destino di periferia, dove il disagio sociale ed economico rappresentano la pre-condizione della diffusione della Cultura dell’Anti-Stato e dell’interesse di pochi. Un piano di sviluppo e ricostruzione passa, inevitabilmente, attraverso una rinascita sociale, anche e soprattutto in senso culturale. Tutto questo non può prescindere dal coinvolgimento diretto dei nostri rappresentanti eletti in Consiglio Comunale, chiamati a coinvolgere il Circolo, le associazioni di professionisti e di categoria, le parti sociali, i cittadini, le Istituzioni sovracomunali, recuperando senso di appartenenza e voglia di scommettere sul futuro. Una sfida complicata ma non impossibile!  Rimettiamoci in Circolo, dando voce ai tanti cittadini, molto spesso disillusi, che hanno scelto l’astensionismo come forma di protesta ad un sistema che li esclude in nome di una politica di “palazzo” e che, invece, chiedono spazi di aggregazione e di ascolto.    

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