
(Giovanni Bevilacqua) All’ingresso di un museo trovai una scritta che diceva “Ogni documento è monumento”.
Sono quarantadue anni che questo giornale racconta di noi e prova a dire anche come siamo. Quelli che hanno la fortuna di avere la raccolta del foglio cartaceo fatta negli anni, lo riprendano tra le mani e lo sfoglino. Ne sono state raccontate di cose. Quanti cambiamenti sono avvenuti. Quanti amici sono dipartiti. Non è vero che nulla cambia: basterebbe solo vedere del cambiamento di formato avvenuto nel tempo. Ogni mese c’è la scelta delle cose che vanno pubblicate, il pensiero di raccontare di noi e provare ogni volta a dire come siamo. Ogni racconto, più è lontano nel tempo, più diventa documento: quello a cui si fa riferimento “per ricordare”, per essere certi di tutto quanto la memoria porta via. Questo è quanto racconta il nostro foglio, riportando le nostre miserie e le nostre gioie ogni mese.