Attualità

Ancora un abbandono di libri

  • Settembre 1, 2024
  • 2 min read
Ancora un abbandono di libri

(di Giovanni Bevilacqua) Altro incontro con libri abbandonati. Stavolta sono stati lasciati davanti alla scuola media “Ariosto” di via Napoli. Probabilmente nella mente di chi ha abbandonato quei testi (di scuola, ci è sembrato) che non volesse proprio o semplicemente “buttarli”, disfarsene.
L’abbandono (chiamiamolo così) non è stato cruento, ma ha avuto un qual che di “dolce”. Ha ricordato quei genitori che nei secoli scorsi abbandonavano i propri fantolini davanti a chiese e conventi (quando non fosse l’appropriata “ruota”), sicuri che chi li trovasse, poi, avesse per loro “pietà”, li  raccogliesse e li accudisse. Non strappati, non bruciati, non differenziati nella volgare carta da riciclo. Poggiati sul muretto d’ingresso, nel tentativo che la prossima apertura della scuola e il conseguente passaggio degli studenti produca quella “pietà” necessaria e faccia trovare loro una nuova casa.
I libri, sono i migliori compagni di vita. I libri portano i ricordi di una vita trascorsa a leggerli (quando si leggono!). I libri ricordano dei nostri anni più belli trascorsi insieme ad altri come noi ansiosi di crescere. I libri: lo strumento necessario e sincero per andare incontro al proprio domani. Quando i libri vengono abbandonati ci fanno perdere il legame con tutto questo. Trovate un posto per libri, la memoria viene alimentata anche con gli oggetti che oggi sembrano non più utili.

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