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Cabina di trasformazione, si perde solo tempo. Tutto studiato.

  • Agosto 15, 2024
  • 4 min read
Cabina di trasformazione, si perde solo tempo. Tutto studiato.

La seconda convocazione del consiglio comunale sulla cabina di trasformazione di via Sensale è stata una lotta alla ricerca del cavillo burocratico. Con il consigliere Luigi De Rosa (Arzano Viva) a battagliare con la presidente del consiglio e la sua maggioranza (risicata) in difesa a fare blocco. Su questa seconda convocazione alcune considerazioni vanno fatte.

Il vicesindaco e altri consiglieri comunali hanno rivelato di essere stati minacciati a più riprese dai cittadini, colpa del clima creato e dalle pagine social locali. Alle presunte minacce mancano le azioni conseguenziali: le denunce, che al momento, ci è parso di capire, non ci sono ancora. Nel corso del dibattito abbiamo scoperto che la vicenda è iniziata ad ottobre scorso, non un mese fa, nel silenzio più assoluto. Forse non avevano capito nemmeno l’impatto sulla città, tranne l’architetto Marino dirigente dell’Area Tecnica. Sulla prima area individuata dall’Enel, di fronte all’ex Cafè Brighter di via Don Sebastiano De Rosa, c’è stata la relazione negativa dell’architetto Marino: consumo di suolo, relazione dello smaltimento delle acque assente, fogne non idonee a smaltire le stesse… A questo punto un’amministrazione forte avrebbe detto: “Ci dispiace, andate in un’altra città. Qua già siamo fin troppo cementificati”, un’ammistrazione forte, appunto.

Archiviata la prima ipotesi, scopriamo che viene proposta (?) l’area di via Sensale, ancora più densamente abitata, con due scuole, la sede della UILDM, il Comando della Polizia Municipale, poco più lontano anche un luogo di culto con le sue molteplici attività. Una cabina che dovrebbe alimentare nel raggio di 25 chilometri tutti i comuni e le zone industriali. Una scelta scellerata! Perchè non l’hanno prevista nell’area “Fracta Labor” che ha distrutto migliaia di metri quadrati di terreno e portato i parcheggi per i furgoni di Amazon fino alle nostre porte?

Un’amministrazione incapace a trattare con i proprietari terrieri di via Sensale per la realizzazione della strada di collegamento con l’Asse Mediano, utile a tutti i cittadini e soprattutto all’aria che respiriamo, si nasconde di fronte ad un progetto calato dall’alto. A questo punto alcune domande, da profani ce le poniamo: può un assessore non arzanese andare a trattare con l’ENEL dove ubicare una cabina di trasformazione sul nostro territorio cittadino? Perchè non propone Villarica, Calvizzano o Giugliano territorio immenso, magari nell’ex campo rom in fase di smantellamento? Uno “straniero”, discute al tavolo con l’ENEL del nostro verde e decide le nostre sorti future. Fossimo l’opposizione cominceremmo seriamente a chiedere le sue dimissioni per incompatibilità territoriale. Analogo discorso per il Dirigente dell’Area Tecnica. Giustamente si oppone alla prima soluzione e loro ne trovano un’altra, ancora più sciaugurata; purtroppo al momento non conosciamo il suo parere sul secondo sito. A questo punto, nel suo ruolo, non garantisce più la maggioranza e nemmeno i cittadini e dovrebbe dimettersi, oppure sostituito. Ma non possono.

Infine, le motivazioni della maggioranza, risibili fino all’inverosimile. La cabina di trasformazione, oltre 25mila metriquadrati, servirà anche ad alimentare gli autobus del progetto “Smart city”. Un progetto in gestazione da anni, un’altra elemosina, questa volta sponda Cardito con il vicesindaco della città Metropolitana. Avranno confuso gli autobus con i pulmini di Amazon già pronti per la ricarica.

Infine, ci piacerebbe conosce il parere di quei consiglieri comunali di maggioranza che sui social si preoccuppano della scuola (propria), mentre a via Volpicelli ce ne sono due, ma non fa niente. Oppure si preoccupano della sorte dei cardellini, dello stoccafisso norvergese, non mangiano nemmeno il capretto a Pasqua, invece di preoccuparsi anche del consumo di suolo e del verde nostrano. Infine, se può darci notizie degli alberi che furono donati al Comune di Arzano mesi fa. Depositati chissà dove, che abbiamo già pagato per il prelievo e non sono mai stati piantati.

Ormai l’importante è alzare la mano e continuare a sopravvivere politicamente. Come si cambia.

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lavocediarzano

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