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La cabina di trasformazione elettrica, un caso esemplificativo

  • Agosto 20, 2024
  • 3 min read
La cabina di trasformazione elettrica, un caso esemplificativo

La realizzazione di una cabina di trasformazione elettrica, pur essendo un’opera indispensabile per garantire l’erogazione dell’energia elettrica, richiede una serie di autorizzazioni e valutazioni. In base alla legislazione urbanistica della Campania, il comune di Arzano, in quanto ente locale, è chiamato a intervenire principalmente attraverso la procedura di variante al piano di fabbricazione. Questa procedura consente di modificare gli strumenti urbanistici vigenti per adeguarli alle nuove esigenze del territorio.
Le altre autorizzazioni: un quadro complesso
Tuttavia, la variante al piano di fabbricazione non è l’unica autorizzazione necessaria. La realizzazione di una cabina di trasformazione elettrica coinvolge una pluralità di soggetti e richiede l’ottenimento di diverse autorizzazioni, tra cui:
Autorizzazione paesaggistica: se l’opera ricade in zone sottoposte a vincoli paesaggistici e non è il caso di Arzano;
Autorizzazione ambientale: se l’opera è suscettibile di produrre impatti significativi sull’ambiente.
Autorizzazione edilizia: per la realizzazione delle opere edili connesse alla cabina.
Autorizzazioni specifiche: rilasciate dagli enti.
Il caso di Arzano mette in luce le criticità legate alla gestione del territorio in presenza di piani urbanistici obsoleti. La realizzazione di nuove infrastrutture, pur essendo necessaria per lo sviluppo del territorio, deve essere condotta nel rispetto delle norme urbanistiche e ambientali, garantendo la partecipazione dei cittadini e la tutela del paesaggio.
Il comune di Arzano, immerso in una delle conurbazioni più dense d’Europa e caratterizzato da un’estesa area industriale,si trova a dover affrontare una sfida cruciale: la gestione del proprio territorio e la tutela del poco suolo libero rimasto.L’analisi della legislazione urbanistica regionale campana, unita alle peculiarità del contesto locale, conduce a una conclusione inequivocabile: il consumo di ulteriore suolo libero ad Arzano è non solo sconsigliabile, ma praticamente impossibile.
La legislazione regionale campana e la tutela del suolo
La Regione Campania, consapevole dell’importanza della tutela del territorio e della necessità di contenere il consumo di suolo, ha introdotto negli ultimi anni una serie di normative volte a limitare e disciplinare l’espansione urbanistica. Le leggi regionali in materia impongono vincoli rigorosi alla trasformazione del territorio agricolo e naturale, privilegiando la rigenerazione urbana e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.
Le specificità del comune di Arzano
Il comune di Arzano presenta una serie di peculiarità che rendono particolarmente critica la questione del consumo di suolo:
Alta densità abitativa: La conurbazione con Napoli e i comuni limitrofi ha portato a un’elevata densità abitativa,con conseguente pressione sulle infrastrutture e sui servizi.
Estesa area industriale: La cessione di una vasta porzione del territorio all’area industriale ha comportato una significativa perdita di suolo agricolo e naturale.
Scarsa disponibilità di aree libere: Le poche aree libere rimaste sono spesso di piccole dimensioni e frammentate,rendendone difficile l’utilizzo per finalità pubbliche.
Le conseguenze del consumo di suolo
Il consumo di ulteriore suolo libero ad Arzano avrebbe conseguenze negative sia a livello locale che regionale:
Degrado ambientale: La perdita di suolo agricolo e naturale comporterebbe una riduzione della biodiversità, un aumento del rischio idrogeologico e un deterioramento della qualità dell’aria.
Aumento della spesa pubblica: La realizzazione di nuove infrastrutture e servizi per le aree urbanizzate richiederebbe ingenti investimenti pubblici, a discapito di altre priorità.
Difficoltà nella gestione del territorio: Un’ulteriore espansione urbanistica renderebbe più complessa la gestione del territorio, aumentando i costi di manutenzione e i tempi di risposta alle emergenze.
Il consumo di suolo libero ad Arzano è una scelta non sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. La legislazione regionale campana, le caratteristiche del territorio e le necessità della comunità impongono di privilegiare la rigenerazione urbana, la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e la tutela delle aree verdi rimaste.

G.A.I.A

GEometri Architetti Ingegneri

Associazione dei tecnici locali

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